Sanita': cose
fatte e da fare di Sirchia di luglio 2004
Il professor
Girolamo Sirchia fa un bilancio dell'operato del ministero ed espone il
programma delle attività che saranno realizzate nel prossimo futuro in una
intervista ed in un articolo (luglio 2004)
L'intervista al Professor Sirchia:
cosa è il Governo Clinico?
"Governo Clinico vuol dire
un sistema organizzato per migliorare l'efficienza e la qualità di un
servizio sanitario a cura e responsabilità dei clinici e soprattutto del
Capo del Dipartimento. All'interno di un budget di spesa, concordato con
l'amministrazione dell'ospedale, il Capo del Dipartimento avrà i poteri per
effettuare le scelte su come organizzare e raggiungere gli outcomes
prefissati per i vari trattamenti. Con il Governo Clinico le scelte ricadono
nelle mani del Dipartimento, riproponendo il ruolo del medico come vero
interlocutore del paziente all'interno dell'ospedale".
Il Governo
Clinico pone fine alla filosofia dell'ospedale azienda?
"In passato
si è sbagliato a considerare l'ospedale come una azienda tradizionale.
L'ospedale non è un azienda, ma una struttura organizzata di partenariato
tra professionisti di diverso tipo. Dare una immagine verticistica
dell'ospedale è sbagliato, i medici non sono dei subalterni, e soprattutto è
inaccettabile che i medici siano costretti a seguire scelte in ambito
clinico fatte da un amministratore. Con il ddl approvato dal Consiglio dei
Ministri il 3 giugno 2004 si ripropone la figura del Coordinatore Clinico
che viene eletto dai primari dell'ospedale ed ha il compito di difendere il
ruolo del medico all'interno del Collegio di Direzione".
Anche in
tema di concorsi questo disegno di legge apporta delle novità importanti,
quali sono?
"L'assegnazione degli incarichi di Dirigenza di struttura
complessa non saranno più solo a discrezione del Direttore Generale, ma ci
sarà una commissione di medici guidati dal Coordinatore Clinico che sulla
base di criteri di merito sottoporrà al Direttore Generale una terna di nomi
all'interno della quale andrà fatta la scelta".
Ospedale e territorio
hanno sempre più l'esigenza di comunicare tra loro e lavorare in maniera
coordinata. Che misure prevede il ministero della Salute per facilitare
questa comunicazione?
"Stiamo configurando un percorso comune con le Regioni sulla base
dell'accordo di Cernobbio. In merito a questo punto è prevista la
costituzione di un ente a decrescente intensità di cura, dagli Ospedali ai
Poliambulatori, alle Rsa, al Distretto fino alla medicina di famiglia. E'
una "rete" sanitaria integrata e gestita entro la quale si muove il paziente
e la sua storia clinica; infatti i dati saranno a disposizione di tutti
grazie alle reti informatiche. Questo non è solo un pensiero ma un programma
già finanziato per ridisegnare il SSN a misura di paziente e assicurare
anche una gestione più efficiente".
LA SANITA' E LA SALUTE NEL GOVERNO BERLUSCONI
Girolamo Sirchia
PARTE I
I PRIMI TRE ANNI DI GOVERNO
Premessa:
Nei passati tre anni il Ministero della
Salute si è mosso con le Regioni secondo tre direttrici:
promozione della
salute
protezione della
salute pubblica e risposta rapida alle emergenze sanitarie
miglioramento del
Servizio Sanitario Nazionale per rispondere ai nuovi bisogni dei
cittadini.
Promozione della
salute
Il Ministero della Salute ha
indirizzato una nuova articolazione dei rapporti con i cittadini, impostando
una serie di attività e di servizi volti ad accrescere la consapevolezza
individuale del valore della salute attraverso stili di vita corretti e la
diffusione di una vera cultura della prevenzione. Sono state realizzate campagne di comunicazione con il
coinvolgimento delle Associazioni di volontariato per:
attuare le
iniziative di contrasto al fumo, all’eccesso alimentare e alla
sedentarietà
promuovere gli
screening per la diagnosi precoce in oncologia e la valutazione dei
rischio cardiovascolare mediante la carta del rischio.
Protezione della
salute pubblica
Sono state attuate le seguenti iniziative:
istituzione presso
il Ministero della Salute, in accordo con le Regioni, del Centro
di Controllo e Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e non
Trasmissibili per una migliore organizzazione nazionale per la
lotta alle malattie infettive e al bioterrorismo, attivando una
centrale operativa per le emergenze sanitarie, che risponde al
numero telefonico di pubblica utilità "1500" con medici a disposizione
dei cittadini.
Misure per
fronteggiare l’emergenza SARS e l’influenza aviaria.
Miglioramento del
Servizio Sanitario Nazionale
definizione dei
Livelli Essenziali di Assistenza e loro finanziamento per
garantire tutte le prestazioni sanitarie fondamentali per la salute dei
cittadini gratuitamente sull’intero territorio nazionale;
approvazione del
Piano Sanitario Nazionale 2003-2005: un progetto di salute in
accordo con le Regioni (1 miliardo di € l’anno per gli obiettivi
strategici);
Accordo
Stato-Regioni su 5 obiettivi prioritari finanziati con fondi
ad hoc vincolati al Piano (potenziamento della medicina territoriale
tramite i Gruppi delle Cure Primarie, potenziamento del governo
clinico nei Dipartimenti Ospedalieri, nuovo sistema informatico della
salute, misura dell’efficienza e della qualità, comunicazione
istituzionale)
nuovo
Prontuario Farmaceutico che consente di offrire più farmaci ai
cittadini, raggiungendo al contempo l’obiettivo di contenere la spesa
farmaceutica;
istituzione dell’Agenzia
Nazionale del Farmaco che consente di concentrare risorse oggi
disperse in vari Enti e mettere l’Italia alla pari di altri Stati
europei più avanzati nella disponibilità di farmaci innovativi per i
cittadini;
stanziamento
di fondi per l’edilizia sanitaria nettamente aumentato con
erogazioni di oltre 3.300 milioni di € nell’ultimo triennio, rispetto ai
740 milioni del periodo precedente.
Grande attenzione è stata prestata alla
ricerca propria del Servizio Sanitario Nazionale, cioè quella
clinica e traslazionale con le seguenti iniziative:
Accordo
Italia-USA 17 aprile 2003, rifinanziato nel 2004, con
stanziamento di 50 milioni di € per attività di ricerca congiunte nei
settori dell’oncologia, delle malattie rare e del bioterrorismo. Ha già
reso possibile la disponibilità di farmaci rari per pazienti italiani.
Riordino dei
Centri di Eccellenza Pubblici
(Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, IRCCS).
Attivazione di una
rete tra le strutture di eccellenza nel campo oncologico attraverso
l’iniziativa "Alleanza
contro il cancro"
che opera in campo nazionale ed internazionale.
Realizzazione a Roma
dell’Istituto Mediterraneo di Ematologia collegato con gli
Stati che si affacciano sul Mediterraneo, per la cura della talassemia e
dell’onco-ematologia (Accordo Israele-Palestina per il trapianto
di midollo e Accordi con altri Stati europei in via di
perfezionamento).
Realizzazione a
Milano dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare,
collegato con i National Institutes of Health (NIH) degli Stati
Uniti.
Realizzazione
della rete "Ospedali italiani nel mondo" per mantenere in
collegamento le iniziative italiane all’estero e consentire le
iniziative delle Aziende italiane in quei Paesi.
Questi provvedimenti hanno determinato un
oggettivo e misurabile miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale con un
fondo sanitario nazionale salito ad oltre 81 miliardi di € (28 miliardi di €
in più rispetto all’Accordo del governo precedente) e documentato da
numerosi indicatori (riportati sul sito del Ministero) riassumibili come
segue:
nella lotta ai
tumori: progressivo aumento delle dotazioni e del personale con una
percentuale del 350% di crescita per l’assistenza domiciliare e del 600%
per la riabilitazione nonché un’assegnazione di ulteriori fondi di circa
66 milioni di € per il potenziamento delle strutture di radioterapia e
radiodiagnostica;
per la terapia
del dolore: aumento del 219,2%;
per la
donazione di sangue: incremento del 9,2% di nuovi donatori grazie
alle campagne di comunicazione;
per i
trapianti d’organo: aumento della quantità e qualità;
esteso il 118
a tutte le Regioni e aumentato il numero delle ambulanze;
per l’Emergenza
e il Pronto Soccorso: aumentati i Centri di Rianimazione e i
Dipartimenti di Emergenza e Pronto Soccorso degli Ospedali pubblici e
privati;
aumento del
numero di farmaci gratuiti per i cittadini (14% di specialità
medicinali in più, di cui 50 farmaci fortemente innovativi);
riduzione delle
prestazioni inappropriate;
liste di
attesa: riduzione dei tempi delle prestazioni
ambulatoriali e di ricovero.
L’ultima realizzazione in ordine di
tempo è quella sulla libertà dei medici nella scelta del rapporto di
lavoro, che pone fine alla illiberale macchina burocratica costruita dal
precedente Governo. Oltre che penalizzante per i medici, questa norma
illiberale fortemente voluta dall’allora Ministro Bindi, è stata causa
di una perdita annua per gli Ospedali di oltre 3.000 miliardi di vecchie
lire e, ben più grave, di un allungamento delle liste d’attesa dei
pazienti che non pagano e di un odioso ed iniquo smantellamento dei
principi del nostro Servizio Sanitario Nazionale, che vuole tutti i
cittadini uguali di fronte ai servizi sanitari, indipendentemente dalle
loro possibilità economiche. Infatti oggi ai cittadini si offre di
superare le liste d’attesa pagando in proprio per prestazioni cui hanno
diritto gratuitamente.
Recentemente il Consiglio dei Ministri
ha approvato il giorno 3 giugno u.s. un disegno di legge recante
"Principi fondamentali in materia di Servizio Sanitario Nazionale",
che si propone lo scopo di potenziare il ruolo del medico del Servizio
Sanitario Nazionale, sottraendolo in parte ai condizionamenti attuali e
al potere amministrativo e all’economicismo. Si afferma infatti che ai
Dipartimenti di alta specialità dovranno essere trasferiti i poteri e le
responsabilità del governo clinico, che gli Ospedali di riferimento
potranno dotarsi di un Coordinatore clinico (o Direttore Medico)
nominato dai Primari dell’Ospedale, al quale affidare la
rappresentatività dei medici all’interno del Collegio di Direzione, la
presidenza delle Commissioni di verifica dei medici e di quella che
nomina i Primari, così da sottrarre tali verifiche e tali nomine alla
discrezionalità del potere amministrativo e politico. Il provvedimento,
che inizia ora il suo percorso in Parlamento, prevede infine la
possibilità per i Primari e per i Direttori Universitari convenzionati
di rimanere in servizio fino a 70 anni.
PARTE II
IL PROGRAMMA PER IL PROSSIMO
FUTURO
Il percorso costruito e fin qui
delineato ci consente di guardare con ottimismo alle sfide del prossimo
futuro. La salute rappresenta il bene primario per ogni cittadino e gli
sforzi fin qui fatti ci consentono di offrire non parole o segnali
astratti, ma fatti concreti che possano migliorare la salute da un lato
e dall’altro fornire garanzie sicure di cura, diagnosi e riabilitazione
a chi si ammala. Su questa base, ecco le iniziative del nostro programma
per il prossimo futuro:
a) L’istituzione e l’avvio
dell’Agenzia Italiana del Farmaco consentono di realizzare e
rafforzare il ruolo terapeutico e sociale dei farmaci attraverso:
informazione
costante ai cittadini sul corretto uso delle medicine
nuovo foglietto
illustrativo comprensibile e leggibile per tutti i cittadini
farmaci
innovativi immediatamente disponibili per i pazienti italiani
attraverso un accorciamento delle procedure di registrazione
avvio di
sperimentazioni cliniche che vedano per l’Italia un ruolo centrale
rispetto all’Europa e all’America per le nuove scoperte su importanti
patologie (tumori, malattie rare).
a tal
fine potenziamento delle imprese farmaceutiche che investono in
ricerca, promozione e sviluppo in Italia utilizzando i premi di
prezzo già previsti in base alle norme vigenti
gratuità di un maggior numero di
farmaci innovativi inseriti in fascia A, quindi a totale rimborso da
parte del Servizio Sanitario Nazionale.
b) Migliore accessibilità ai
servizi per il cittadino, che deve trovare nella rete dei
servizi sanitari la risposta sia ai bisogni acuti sia a quelli della
cronicità, riducendo le liste di attesa attraverso un sistema unico di
prenotazione su base provinciale, un sistema che garantisca che ognuno
possa da casa prenotare la sua prestazione ed eseguirla nelle strutture
pubbliche e private accreditate e in tempi certi, essendo anche
informato dei risultati che le singole strutture ottengono almeno per le
prestazioni più importanti.
Inoltre:
portare a
compimento gli investimenti per l’alta tecnologia, già attivati nel
triennio passato, in modo da arrivare a rinnovare le apparecchiature
di bioimmagine del Paese e a costruire Ospedali più accoglienti, più
rispettosi delle esigenze dei pazienti e meglio vivibili di quelli
attuali
migliorare,
attraverso la formazione e l’aggiornamento mirati per il personale
sanitario, la comunicazione al paziente, che è stata fino ad oggi uno
dei punti male trattati in ambito sanitario
collegare gli
Ospedali con i servizi del territorio, quindi con i medici di famiglia
ed il domicilio del malato, in modo da assicurare un sostegno
diagnostico e terapeutico dopo la dimissione, evitando la solitudine
per l’ammalato cronico e per i suoi medici curanti. Il difetto della
comunicazione e della collaborazione tra Ospedale e territorio è una
delle cause più importanti di malessere per la patologia cronica e per
gli anziani.
monitorare l’efficienza e la qualità del sistema sanitario al fine di
aiutare le Regioni a ridurre gli sprechi e quindi a consentire
migliore sostenibilità economica.
Tutela e garanzia della salute degli anziani
La recente esperienza delle ondate di
calore ha dimostrato come sia necessario intervenire con strumenti e
modalità diverse a sostenere le persone più fragili e a difenderle da
una serie di fattori avversi dell’ambiente che riguardano anche la
sicurezza e la capacità di autogestire la propria vita e difendersi dai
pericoli. Il modello realizzato di assistenza sociale di quartiere, ora
avviato sperimentalmente con buoni risultati, deve estendersi a tutti i
grandi agglomerati urbani nei confronti anche di malati colpiti da
disagio psichico e delle loro famiglie.
d) Potenziare la ricerca sanitaria
svolta in Italia e collegarla più strettamente con gli Stati Uniti e
con altri grandi Paesi così da acquisire in tempi brevi le conoscenze
più avanzate e metterle a frutto. A questo proposito saranno trasformati
in Fondazioni gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)
ai quali è consentito anche di sviluppare la ricerca traslazionale,
facendo lavorare insieme ricercatori accademici e ricercatori
industriali e quindi utilizzare le invenzioni per il potenziamento delle
imprese italiane (Allegato
4 e Allegato 5). . Per stimolare le donazioni in ricerca è
urgente inoltre detassare tali donazioni e, in questo senso si è espresso
recentemente tutto il Governo e il Ministro dell’Economia.
Fortunatamente la partecipazione degli italiani al progresso della
ricerca è in aumento, e questa grande risorsa di partecipazione civile
va incoraggiata e sostenuta dal Governo.
-
e) Promuovere un sistema
organizzato di prevenzione attiva dei tumori e del rischio
cardiovascolare (inclusi diabete, obesità, sedentarietà,
ipertensione, fumo) tali da far sì che il programma raggiunga tutti gli
italiani che ne hanno titolo e non solo una parte limitata come negli
anni precedenti. A questo fine è necessaria una forte base informatica e
l’utilizzo della banda larga che si sta diffondendo sul territorio e che
vede un Accordo tra il Ministero della Salute, il Ministero
dell’Innovazione Tecnologica e le Regioni.
f) Risposta rapida su tutto il
territorio nazionale alle emergenze di salute pubblica attraverso
l’attivazione del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo
delle Malattie (CCM) presso il Ministero della Salute, coordinato
con le Regioni e recentemente finanziato, che possa consentire di
affrontare nell’ambito della rete internazionale le malattie
trasmissibili (SARS, influenza, bioterrorismo) e quelle non
trasmissibili. La recente esperienza della SARS ha dimostrato come
questo provvedimento sia urgente .
Le risorse per i punti d) e f) sono state di recente
assicurate dalla conversione in legge del DL 81
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Aggiornato il
14/06/2006
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